Lavoro
Venerdì 09 settembre 2022
21:00
Marco Bentivogli, Donato Ferri

Marco Bentivogli

È coordinatore e co-fondatore di Base Italia. Esperto di innovazione e politiche del lavoro, è stato segretario generale della Federazione Italiana Metalmeccanici (FIM CISL) dal 13 novembre 2014 al 13 luglio 2020. In precedenza è stato responsabile nazionale dei Giovani dei metalmeccanici Cisl, mentre dal 2008 è entrato a far parte della Segreteria nazionale. Dal 2018 è componente della Commissione per una strategia Nazionale sull'intelligenza Artificiale presso il Ministero dello Sviluppo Economico e del Gruppo di lavoro sull'intelligenza artificiale presso la Pontificia Accademia per la Vita. Collaboratore di periodici quali Il Foglio, Il Sole 24 ore, Il Messaggero e La Repubblica, tra le sue pubblicazioni: Contrordine Compagni, manuale di resistenza alla tecnofobia (Milano 2019); Europa, non rimanere da sola! (con J. Mujica, Roma 2019) e Fabbrica Futuro (con D. Pirone, Milano 2019); Indipendenti. Guida allo smarking (Soveria Mannelli 2020). Il punto di partenza del suo ultimo libro, Il lavoro che ci salverà (Cisanello Balsamo 2021), è il tentativo di pensare e raccontare come il lavoro stia cambiando e la relativa evoluzione di questa trasformazione.

Donato Ferri

È MED di EY Consulting per la Region EY Europe West, dove guida una service line di oltre 8.000 professionisti concentrati soprattutto in Francia, Germania, Italia e Spagna, specializzata nell’offerta di servizi di consulenza a grandi organizzazioni nazionali e internazionali del settore pubblico e privato. Ha condotto oltre 500 progetti di Change, Transformation, nonché di Digital Marketing, ICT Strategy, Supply Chain and Operation all’interno di differenti settori (Transportation, Government, RCP, IP, Postale e Finanziario e P&U). Ha in precedenza ricoperto il ruolo di Mediterranean Consulting Leader (dal 2020) dopo 3 anni al timone di People Advisory Services.


Lavoro

Che cosa diventa il lavoro nel momento in cui l’homo faber viene progressivamente lasciato nel capanno degli attrezzi per far spazio all’homo sapiens? E che lavoro dobbiamo immaginare per coloro che lo perderanno a causa della automazione?