Ha insegnato Sociologia della famiglia presso l’Università di Torino. È professoressa emerita presso il Wissenschaftszentrum fur Sozialforschung di Berlino, nonché membro onorario del Collegio Carlo Alberto di Torino. Si è occupata di mutamenti familiari e politiche della famiglia, della condizione femminile, di sistemi di welfare e politiche di contrasto alla povertà. Consulente dell’Unicef, dell’Ue, dell’Ocse e di altri organismi internazionali, dal 1999 al 2001 ha presieduto la commissione d’indagine sull’esclusione sociale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Tra i suoi libri recenti: Il lavoro non basta. La povertà in Europa negli anni della crisi (2015); Mamme e papà. Gli esami non finiscono mai (2016); L’equivoco della famiglia (2017); Il welfare. Tra vecchie e nuove disuguaglianze (2021 nuova ed.); Complessità (con L. Manicardi, 2021); La povertà in Italia (con D. Benassi e E. Morlicchio, 2022). È stata consulente scientifica di con-vivere 2020.
Nel suo libro Coltivare l'umanità Martha Nussbaum argomenta che solo un'educazione che favorisce lo sviluppo insieme di una capacità critica, di un'attenzione per il diverso da sé e della compassione come capacità di immedesimarsi nella situazione dell'altro può formare alla cittadinanza democratica. Per questo ritiene importante, a tutti i livelli del processo formativo, l'educazione umanistica anche in una prospettiva interculturale, come educazione, appunto, al riconoscimento della propria e altrui umanità, dotata di dignità, diritti, valore. Ma se l'educazione è una base importante per la coltivazione della propria e altrui umanità non è tuttavia sufficiente senza la creazione di contesti – giuridici, economici, ambientali, relazionali – che consentano della quotidianità il riconoscimento e lo sviluppo della pienezza umana. Troppe sono le situazioni in cui questa viene soffocata quando non negata.
Sarà possibile seguire l’incontro anche in streaming su Zoom prenotando il proprio posto tramite il sito. Riceverete il link dell'evento e, successivamente, l’attestato di partecipazione.
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