Il valore della partecipazione civica
Domenica 14 settembre 2025
20:00
Giovanna Pizzanelli
Presenta David De Filippi Il Tirreno

Giovanna Pizzanelli

È Professoressa in Diritto amministrativo presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Pisa. Tra i suoi temi di ricerca figurano i servizi pubblici, la partecipazione dei privati alle decisioni pubbliche, i contratti pubblici, i rapporti tra cittadini e pubblica amministrazione, la tutela ambientale e i procedimenti amministrativi strumentali alla realizzazione delle politiche energetiche. È membro della Commissione per lo Sviluppo Sostenibile di Ateneo (CoSA), del gruppo di lavoro Educazione della Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile (RUS) e responsabile del corso trasversale di Ateneo “L’Agenda 2030 e gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile“. Fra i suoi libri: La partecipazione dei privati alle decisioni pubbliche (2010); Conciliare interessi amministrando, nel dialogo fra scienza, tecnica e diritto (2017); Buona amministrazione e regime delle energie rinnovabili (2023).


Il valore della partecipazione civica

La partecipazione rappresenta un elemento essenziale nella costruzione delle comunità democratiche. Si tratta di un concetto maturo, ma al tempo stesso dinamico, che oggi attraversa una fase di rinnovata complessità. Da un lato, essa dispone di una cornice dettata dalla Costituzione repubblicana del 1948, che rappresenta il fondamentale patto di coesistenza delle concrete espressioni plurali del popolo sovrano, dall’altro, più recentemente, ha trovato nuova linfa all’interno e all’esterno dei confini statuali. Stiamo davvero dando forma compiuta a una democrazia partecipativa? In realtà, si osserva un crescente scollamento tra le istanze di partecipazione che emergono dalla società civile e i canali istituzionali preposti a recepirle e trasformarle in processi efficaci. La partecipazione, anziché essere riconosciuta come risorsa per il buon governo, è talvolta percepita come un ostacolo alla funzionalità dell’amministrazione pubblica. In questo scenario, il rischio è che essa venga progressivamente marginalizzata o piegata agli interessi più forti e organizzati, perdendo così la sua forza trasformativa.