


Antropologo e architetto, ha insegnato antropologia culturale alle Università di Venezia, Verona e Palermo. Attualmente insegna Antropologia dei media alla Naba di Milano. Ha tenuto corsi all’Università di Berkeley, all’Ehess di Parigi, all’Upc di Barcellona. È stato consulente del Renzo Piano Building Workshop ed è attualmente consulente dell’Istituto Italiano di Cultura a Delhi. Autore di numerosi saggi sulla contemporaneità, ha intrecciato la riflessione antropologica con temi quali lo spazio, l’architettura, l’urbanistica, le relazioni, i media. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo Contro l’architettura (2008); Contro l’urbanistica (2015); Scambiarsi le arti. Arte e antropologia (con Anna Castelli, 2022); Convincere Dio. Note sul pregare (2024); Addomesticare l’architettura. L’Occidente e la distruzione dell’abitare (2024); Compassione (2025).
Parlare di compassione oggi può sembrare ingenuo, in un mondo che mette continuamente in mostra la cattiveria
umana. Ma cos’è la compassione? Un sentimento da coccodrilli già sazi della preda, o un lusso riservato a chi può permetterselo? È possibile rintracciare nella storia umana le tracce di una compassione che non si esaurisce nell’emozione, ma si traduce in un impulso all’azione: dalla Grecia dei retori all’India di Ashoka nel III secolo a.C., dagli slum di Delhi ai rapporti di parentela nelle società indigene.
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