Carlo Alberto Redi

È professore ordinario di Zoologia presso l’Università degli Studi di Pavia, socio nazionale dell’Accademia Nazionale dei Lincei, socio onorario della Società Genetica del Cile e presidente del Comitato Etica della Fondazione Umberto Veronesi. Il suo campo di ricerca riguarda la biologia cellulare e dello sviluppo, la genomica funzionale e la riprogrammazione genetica dei nuclei di cellule somatiche. Suoi contributi sono apparsi sulle principali riviste scientifiche internazionali. Tra le sue pubblicazioni: Genomica sociale. Come la vita quotidiana può modificare il nostro DNA (con M. Monti, Roma 2018); Lo specchio di Dioniso. Quando un corpo può dirsi umano? (con C. Sini, Milano 2018); DNA. La vita in tre miliardi di lettere (con M. Monti, Milano 2020); Che cosa sono le cellule staminali? (con M. Monti, Roma 2021).

 


Non siamo dei buoni antenati

La distruzione degli ecosistemi e della biodiversità del pianeta, che tra pochi anni arriverà ad ospitare 10 miliardi di individui, è un fatto chiaro ed è la causa delle pandemie che hanno colpito negli ultimi quarant’anni a ritmo incalzante (1980 HIV…..2019 Sars-Cov2). La Terra è unica ed allo stremo, siamo giunti al momento in cui i manufatti ed i prodotti dell’uomo (circa 1.1 Tt; edifici, plastiche, etc) hanno superato la biomassa dei viventi (inferiore ad 1 Tt; vegetali e animali) del pianeta (1 Tt = 1012 tonnellate).