8 settembre - 16 ottobre | 17.00-21.00
Palazzo Binelli | Via Verdi, 7 - Carrara
MOSTRA
A cura di Andrea Zanetti Associazione YAB Young Artists Bay
Con una sezione curata da Accademia di Belle Arti
Artisti: Emiliano Bagnato, Raffaele Morabito, Federica Mutti, Eleonora Roaro e Vincenzo Zancana
Per l'Accademia di Belle Arti di Carrara Espongono gli allievi: Lorenzo Antei, Ginevra Barghetti, Rafael Bresciani, Caterina De Nisco, Valentina Giuntoli, Yuzhuo Li, Sime Licer Ferri, Noela Lotti. A cura di Gilberto Pellizzola
Attraverso linguaggi differenti, cinque artisti contemporanei riflettono sul tema della traccia, di cui mettono in luce la loro personale interpretazione per condividerla con le suggestioni del pubblico: traccia di memoria, di suono, di luce, di parola, di mutazione. Le corde della memoria toccano, in un salto temporale, pagine nere della nostra Storia – tutt’ora presenti come traccia nel paesaggio – ma ce le riconsegnano con lucido distacco, in una farsa contemporanea che sfiora la tragedia. Le tracce sonore si materializzano nell’incontro tra opera e visitatore per consegnarci la responsabilità di un nostro gesto ma anche l’unicità del nostro essere, con la forza naturale delle differenze individuali che vanno a creare l’insieme visivo e percettivo dell’opera stessa. Tracce di luce, nell’esaltazione plastica dell’imperfezione come simbolo svelato della vera essenza delle cose; l’imperfezione che si comprende nel suo essere fuori dal contesto che la definisce, per diventare forma a sé stante e oggetto perfetto dell’imperfezione visiva. E le parole, tracce evidenti di segni ed impronte, che fluttuano nel mare dei significati per appropriarsi di ogni singola interpretazione e sfidarci alla comprensione individuale, soggettiva. Tracce immateriali di pensieri, ricordi ed esperienze. Un viaggio che attraversa sentieri fisici e ideali, che nasconde la comprensione diretta dell’immagine per consegnarla alla suggestione del singolo e creare la propria traccia di memoria visiva. Ciò che stiamo vedendo è già traccia di passato, impastata di immagini e percezioni che ne modificano l’essenza. A cosa aspiriamo adesso? Alla comprensione di ciò che vediamo o alla necessità di far sedimentare nel silenzio le immagini stesse per farle diventare memoria individuale?
La mostra resterà aperta dall’8 settembre al 16 ottobre con orario giovedì-domenica 17-21. Apertura in altri orari su richiesta a segreteria@fondazionecrcarrara.it
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